La figura di Luigi Carraro (1916-1980) ha lasciato un’impronta assai significativa nel panorama politico e civile del nostro Novecento. Studente antifascista e membro attivo della Resistenza, poi illustre giurista all’Università di Padova, senatore e autorevole esponente del partito democristiano - "uomo di proverbiale onestà e discrezione", come lo descrive lo storico Angelo Ventura - , Luigi Carraro fu anche presidente della prima commissione antimafia insediata nel Parlamento italiano. L’impegno pubblico di Carraro fu sempre un aspetto complementare dell’insegnamento universitario e, più in generale, della sua intera esistenza: la politica, nell’ottica del giurista padovano, autentico interprete del cattolicesimo liberale di Sturzo e De Gasperi,
diventa strumento indispensabile per riuscire ad affinare e adattare il diritto a una mutevole realtà sociale. Nella variegata geografia della Democrazia cristiana, veneta e nazionale, Luigi Carraro incarnava un tipo di esercizio del potere che rimaneva alieno da ogni sovraesposizione pubblica e da ogni pratica clientare, con qualche tratto elitario nella sua concezione della politica e del ruolo dei partiti, ma esprimeva anche una visione moderna della società, opponendosi all’invadenza dello Stato in economia e sostenendo in maniera convinta la libera iniziativa, la lotta ai monopoli, il progressivo inserimento del sistema italiano nel contesto europeo.
Luigi carraro giurista e uomo politico. A cura di O. LONGO, Edizione Il Poligrafo, Padova 2006. euro 20